LA SOCIETA DELLO SPETTACOLO-FILM
La società dello spettacolo è un fenomeno che è stato introdotto da Guy Debord. In merito a questo
fenomeno, lui afferma: "Lo spettacolo è la principale produzione della società attuale", e tutta la vita delle
società nelle quali predominano le condizioni moderne di produzione si presenta come un'enorme
accumulazione di spettacoli".
Lui sottolinea l’importanza dell’apparire nella società dello spettacolo, individuando anche una
decadenza dell’essere in avere. Per Debord l'avere cede all'apparire, come l'essere ha fatto con
l'avere. L'avere viene quindi sottoposto all’importanza dell'apparire. In realtà, l'apparire nella
società dello spettacolo si può individuare in due modi: in primo luogo abbiamo l'apparire delle
merci, che serve per aumentare le vendite, e in secondo luogo abbiamo l'apparire degli uomini. In
questo caso l'apparire, che oggi è concentrato sulla visibilità, è necessario ai vantaggi economici,
sociali e politici.
Per concludere questo discorso, per Debord, la realtà è la seguente: l'apparire è in funzione
dell'avere. Questo vuol dire che se l'avere ha sostituito l'essere, lo stesso deve aver fatto anche
l'apparire. Di conseguenza, l'apparire ha sottolineato la divisione tra l'uomo di spettacolo e l'essere
dell'uomo. L'uomo di spettacolo, per quanto riguarda la sua apparenza, è ancora più distante
dall'essenza umana. E per uomo di spettacolo non si intende solo il professionista, il conduttore
televisivo, ecc, ma soprattutto, l'uomo che vive nella società dello spettacolo, "protagonista
inconsapevole" dello show che lo circonda. Questo è quello che in generale afferma Debord.
In seguito abbiamo anche un’affermazione di Jeremy Rifkin, il quale afferma che La società dello
spettacolo si impone anche alla circolazione delle merci trasformando il consumo pagante in
shopping. L'apparire è diventato così il reale modo d'esistere delle masse dell'Occidente.
La società dello spettacolo può quindi essere definita con il termine di società del Truman show,
dove Truman è il nome di un individuo, che vive in un mondo finto, circondato di pure apparenze e
finzione.
Quindi, la società dello spettacolo, viene paragonata alla società del Truman show. Proprio in merito
al Truman show, abbiamo il film, "The Truman show". In breve, il protagonista è cresciuto in set
cinematografico, però inconsapevole di esserne prigioniero. Quando, alla fine, Truman scopre la
verità, cerca di fuggire per rientrare nel "mondo reale".
Ma nella società reale, la finzione esemplificata dal film rappresenta la finta realtà della società dello
spettacolo, perché il "set televisivo" avvolge realmente tutta la società: è la reale società del Truman
show, il cui contrassegno è la finzione assoluta.
Per capire meglio, analizziamo la trama del film...
TRAMA
Truman Burbank, è il protagonista del film, un uomo sui 30 anni , però inconsapevole di essere il
protagonista del famoso "Truman Show". In poche parole, è uno show riguardante tutta la sua vita.
Truamn è inconsapevole di essere ripreso sin dalla nascita, 24 ore su 24. Lui è nato da una
gravidanza indesiderata e poi in seguito "adottato" da questo show televisivo con a capo il regista
Christof. Truman abita su un’isola, Sea-heaven, che in realtà è un enorme studio televisivo diretta
interamente dal regista Christof. Tutte le persone con cui Truman si relaziona sono tutte degli attori,
come i genitori, l'amico Marlon e sua moglie Meryl, il cui compito è di manipolare e dirigere, tutta la
vita di Truman. Tutto su questa isola è finto, il giorno e la notte, il mare e i fenomeni atmosferici.
Truman Burbank è un cittadino nella sua città: lavora come assicuratore per la più importante
agenzia assicurativa della città. E' sposato con Meryl. Per lui i giorni sono tutti uguali, tra lavoro e
famiglia. Tutta questa monotonia cambia una mattina, quando per raggiungere la macchina, vede
cadere dal cielo una lampada per set cinematografici, enorme sbaglio. Subito però viene rassicurato
dalla radio che annuncia il passaggio di un aereo in avaria che perdeva pezzi nel cielo di Sea-heaven.
Dopo questo episodio, la sua vita torna “normale”, però nei suoi pensieri ha sempre in mente
Lauren, l’attrice dello show che frequentava il suo stesso college. I due si innamorano al collage, ma
tutto questo non poteva continuare perchè lei ignorò il copione, venendo così allontanata dal set e
facendo credere a Truman di essere partita per le Fiji. Lei riuscì per poco a parlare con Truman,
prima di essere allontanata, non riuscendo però a dirgli tutta la verità. Da questo momento in poi e
grazie ai ricordi di altri episodi della sua vita, Truman vuole e inizia a cercare la Verità. Molte cose
iniziano ad insospettirlo come per esempio: l’ incontro con il padre deceduto, l'intercettazione via
radio e la scoperta del falso ascensore e quindi inizia a pensare che quello che aveva detto Lauren
forse aveva un senso. Proprio per questo, Truman decide di non andare più al lavoro, ma di andare
verso un altro palazzo; essendo tutto fuori copione, gli attori non riescono a impedirgli di vedere ciò
che si trova dietro il falso ascensore. Allora dichiara a Marlon di voler partire per le Fiji. Per questo
motivo, per paura che lui volesse andarsene, la tv inizia a trasmettere spot riguardanti il valore del
proprio luogo nativo, ma il protagonista ha ormai perso ogni fiducia, anche nei confronti della
moglie, che segue a lavoro. A questo punto, Truman decide di consultare un'agenzia di viaggi, che
però non dispone voli, decide quindi di prendere l'autobus ma senza successo. Dopo questi episodi,
capisce di essere sotto il controllo di qualcuno e vuole cercare di scappare, decidendo di portare la
moglie in un pericoloso giro in macchina che si conclude con l'arresto. Truman, a casa, è nervoso,
punta un coltello alla gola di Meryl, la quale per “salvarsi” svela parte del segreto, chiedendo aiuto
alla camera. Subito arriva Marlon, che sotto l'aiuto di Christof riesce a far ragionare Truman e a
calmarlo. Ma Truman, ancora insospettito, Come ultima spiaggia, decide di superare la sua paura
navigando in mare, ma Christof, simula una tempesta alla quale Truman riesce a sopravvivere
arrivando alla fine della cuopla e sbattendo con la barca al finto cielo. Truman capisce finalmente
che è vittima di una finzione in cui ha vissuto per tutta la vita e inizia a piangere. E' qui che compare
per la prima volta il “dio” di Sea-Heaven, ovvero Christof, che tenta di convincere Truman a restare.
Lui pero gli volta le spalle e si dirige verso la porticina dalla quale esce per raggiungere la realtà e
Sylvia.
RIFLESSIONE
Guardando questo film, ho capito molto bene cosa si intende per società dello spettacolo. Proprio in
questo film abbiamo potuto vedere un elemento importante: l’avere è più importante dell’essere e di
conseguenza l’apparire in funzione dell’avere. Il regista, alla fine del film, per non far scappare
Truman, cerca in tutti i modi di sabotare il suo intento di scappare via mare, con tempeste e fulmini
che hanno quasi causato la morte di Truman. Lui, è stato l’unico a voler continuare a metterlo in
pericolo, senza pensare alle conseguenze per attirare il pubblico e per avere successo. Per lui era più
importante l’apparire e l’avere che la vita di Truman. Lo si capisce anche alla fine, quando cerca di
manipolarlo per farlo restare, dicendogli che lui aveva visto i suoi primi passi, il suo primo giorno a
scuola, il suo primo dentino, ecc. Tutto questo per cercare di manipolare la sua mente e farlo restare
per continuare ad avere successo.
Un altro elemento che è emerso, è l’apparire delle merci, con la funzione di vendita e di sponsor. Più
volte in questo film sono apparse sponsorizzazioni di prodotti come il caffè, oppure la falciatrice.
Anche in questo caso, lo scopo di questo film era quello di “usare” la vita di Truman con scopo di
vendere determinati prodotti.
Questo film mi è piaciuto, perché molto particolare e ho capito bene il significato di società dello
spettacolo.