LE NOSTRE ORIGINI AFRICANE
Non si sanno le ragioni per cui il primo gruppo di migranti uscì dall'Africa e raggiunse il continente asiatico: forse furono spinti dalla necessità, rappresentata da un cambiamento climatico o da un'esuberanza demografica, forse dallo spirito di avventura. Quando questi arrivarono in Europa, 35.000 anni fa, gli uomini anatomicamente moderni, incontrarono i neandertaliani, in quel momento unici abitanti del continente europeo, e ne provocarono l'estinzione.
Se oggi l'idea di una comune origine africana dell'umanità non è più un'ipotesi ma un'accreditata teoria scientifica, merito di alcune ricerche genetiche seguite da Luigi Luca Cavalli Sforza. Grazie a lui oggi sappiamo che gli spostamenti e le migrazioni sono sempre stati presenti nella storia dell'umanità.
Il successo della specie a cui apparteniamo, di corporatura meno robusta dei suoi predecessori Homo erectus e Homo neandertalensis, più gracile nella struttura ossea e con una muscolatura meno sviluppata , si spiega con due parole: pensiero e linguaggio.Entrambi derivano dalla particolare struttura del cervello di Homo sapiens sapiens. Il cervello moderno ha un maggiore sviluppo di aree specializzate e di connessioni nervose, in particolare si distingue per la presenza dell'emisfero sinistro di due aree responsabili del pensiero e del linguaggio:
- area di Wernicke
- area di Broca
I primi ominidi possedevano dei sistemi di comunicazione gestuale, perchè non sapevano parlare.
La visione dell'umanità è complessa e affascinante.
UNA "BELLA DIFFERENZA"
- siamo tutti parenti, in quanto discendenti degli antichi abitanti dell'Africa, che ad un certo punto dell preistoria si separarono: - da coloro che rimasero nel continente africano, ebbero origini diverse popolazioni antichissime del "continente nero" -mentre da coloro che lasciarono il continente discesero tutte le altre popolazioni degli altri continenti.
- siamo tutti diversi, perchè rappresentiamo un caleidoscopio di differenze somatiche e culturali, derivanti dall'adattamento a condizioni ambientali molto diverse.
L'unitarietà della specie è fuori discussione , in virtù della nostra comune origine africana. Così osserva lo scienziato Steve Olson, nel libro "mappe della storia dell'uomo".
E importante notare in questo testo, che ci sono sostenitori dell'uguaglianza di tutti gli esseri viventi e convinti dell'importanza delle differenze. La prima idea è di origine giuridica e sostiene che tutti gli uomini hanno gli stessi diritti e sono uguali di fronte alla legge. La seconda, si riferisce alla pluralità delle culture.
Le ricerche degli antropologi hanno contribuito a fare comprendere che le differenze e le specificità culturali sono una ricchezza dell'umanità e pertanto devono essere protette e valorizzatoìe.