sabato 28 novembre 2020

LA STRATIFICAZIONE SOCIALE NELLA SOCIETA CONTEMPORANEA

 OLTRE I CLASSICI



Marx e Weber ci offrono delle indicazioni che però fanno riferimento a un contesto storico sociale a noi ormai lontano. Infatti l'analisi di Marx appare da rivedere in alcuni suoi aspetti. al di là dell'idea che il controllo dei mezzi di produzione sia il criterio fondamentale per determinare la posizione sociale di individui e gruppi, ciò che oggi appare discutibile è soprattutto il giudizio dello studioso tedesco sul destino delle classi nel futuro della società industriale. Marx pensava che gli sviluppi del capitalismo avrebbero finito per radicalizzare l'antagonismo sociale tra una minoranza sempre più ricca e una massa di lavoratori completamente proletarizzati, costrettI a vivere con salari di pura sussistenza. in realtà almeno nei paesi occidentali, l'evoluzione È stata ben diversa. Innanzitutto È aumentata la consistenza numerica delle cosiddette classi medie, irriducibili alla classica dicotomia marxista borghesia-proletariato e frutto della nascita di nuove professioni legate all'evoluzione della tecnologia e crescente sviluppo delle organizzazioni, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato.

LE CLASSI MEDIE

L'espressione "classi medie" indica la particolare collocazione nella società di una certa fascia di popolazione, intermedia tra l'alta borghesia e la classe operaia, da cui i membri delle classi medie tenderebbero costitutivamente a prendere le distanze.


Paolo Sylos Labini mette in evidenza la scarsa omogeneità dei Ceti medi dal punto di vista della composizione sociale, delle professioni e dei redditi: essi comprendono gli appartenenti sia alla piccola borghesia autonoma, sia al variegato campo della piccola borghesia impiegatizia, sia ad altre categorie particolari. Per questa sua eterogeneità la fascia delle classi medie si presenta sostanzialmente ambigua, senza scopi o interessi sociali comuni, sprovvista di un codice sicuro e unitario di valori e pertanto imprevedibile dal punto di vista della Condotta sociale: spregiudicata nel comportamento elettorale perché priva di un reale progetto politico capace di grandi slanci come di  risentimenti Meschini.

Un quadro abbastanza spietato del mondo delle classi medie è offerto da Charles Mills con l'espressione "colletti Bianchi", l'autore designa quelle categorie professionali che l'espansione della burocrazia pubblica e privata ha posto Come cuscinetto tra la borghesia imprenditoriale e gli operai salariati: impiegati, insegnanti professionisti stipendiati. Privi  di un reale potere di intervento sociale, politicamente indifferenti e sprovvisti di idee proprie, i colletti Bianchi accettano passivamente i modelli culturali della società di massa, che li manipola per scoppi a loro estranei.

Un altro aspetto porta necessariamente a rivedere le tesi classiche sulla stratificazione sociale: in generale aumento di benessere che si è verificato nella società industriale avanzata ha ridotto sensibilmente le disuguaglianze economiche tra i gruppi e individui. L'accresciuta disponibilità di denaro e il miglioramento delle condizioni di vita ha consentito alle classi popolari Un accesso a beni e servizi che prima erano loro preclusi.

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