sabato 14 marzo 2020

ALLE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA

ALLE ORIGINI DELLA SOCIOLOGIA

UNA SCIENZA GIOVANE E MODERNA
Risultato immagini per machiavelliAd occuparsi del tema della sociologia ci sono stati anche altri pensatori dell'età antica, medievale e moderna, come per esempio Macchiavelli, Montesquieu. Si tratta di riflessioni marginali condotte all'interno di quadri teorici che non erano ancora finalizzati in modo specifico all'analisi della società. A partire dalla metà del XIX secolo, il sapere sociologico si costituisce come branca scientifica autonoma. Vengono anche costruite le prime cattedre universitarie della nuova disciplina e nascono anche le prime riviste specifiche: "l'american journal of sociology".
A Chicago, nel 1892 è nato il primo dipartimento di sociologia nella storia dell'università americana, e si afferma anche un'illustre scuola di pensiero e di ricerca, denominata "scuola di Chicago", che ha formato numerosi studiosi come Robert Park.

UNA SCIENZA FIGLIA DEL MUTAMENTO

Risultato immagini per rivoluzione scientificaIl sapere sociologico costituisce la risposta intellettuale alle grandi trasformazioni tra il XVII e XIX secolo, investirono la civiltà  occidentale. Per certi aspetti, gli sviluppi della sociologia possono essere letti come una sorta di "autocoscienza" della modernità, ovvero come la socetà occidentale cercò di rappresentare se stessa dopo le tre grandi rivoluzioni che ne avevano scosso le fondamenta in ambito culturale, politico, economico.


    Risultato immagini per rivoluzione scientificaRivoluzione scientifica: la storiografia denomina il movimento di idee del 600, grazie a studiosi come Copernico, Keplero, Galilei e Newton, modificò l'immagine del mondo fisico tramandata dalla cultura antica, decretando l'abbandono della cosmologia geocentrico aristotelico-tolemaica e inaugurando una nuova prospettiva quantitativa e meccanistica per interpretare l'universo. Si ha anche una nuova percezione del mondo e dell'uomo.
Risultato immagini per rivoluzione francese
    Rivoluzione francese: decretò la fine non solo di un assetto politico-sociale, ma di ogni tentativo di legittimazione dell'ordine sociale fondato sull'autorità e sulla tradizione.  Valori come l'uguaglianza dei cittadini, la libertà di opinione e di espressione, la superiorità assoluta della legge, sono affermati nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadini, costituiscono il fondamento non solo delle attuali legislazioni degli Stati democratici, ma anche della nostra percezione quotidiana della convivenza civile, delle sue norme, delle sue funzioni e del suo valore.
    Risultato immagini per rivoluzione industrialeRivoluzione industriale: determinò la fine di un sistema produttivo secolare, ma anche mutamenti profondi nella struttura della società: ovvero, si creano nuove classi e nuove forme di stratificazione sociale; si modificano i tradizionali legami sociali; vengono stravolte consolidate modalità di vita e di interpretazione tra le persone.  La rivoluzione industriale obbligò la cultura a ripensare su nuove basi il problema della convivenza civile.

venerdì 6 marzo 2020

L'OGGETTIVITA IN SOCIOLOGIA


L'OGGETTIVITA IN SOCIOLOGIA


Una delle nazioni che colleghiamo al concetto di sociologia è quella di "oggettività". Oggettivo, nella nostra considerazione è ciò che è opposto a "soggettivo", a sua volta inteso come individuale, personale o dipendente dal punto di vista di chi giudica.

PUBBLICITA E CONTROLLABILITA DEI RISULTATI

Il criterio che determina l'oggettività di una conoscenza o di un complesso di conoscenze è dunque il carattere pubblico e controllabile dei risultati ottenuti.
Risultato immagini per pareri personali
LA SOGGETTIVITA DEL RICERCATORE

La peculiarità dei fenomeni oggetto alla ricerca sociale rischia di coinvolgere valori e orientamenti culturali del ricercatore, introducendo così un potenziale elemento di "soggettività" nell'edificio della ricerca. Per esempio, se decido di fare un'inchiesta sulla pratica religiosa, sicuramente avrò delle convinzioni personali a riguardo, che mi porteranno ad interpretare e utilizzare in un certo modo i dati della mia ricerca. Quindi, la soggettività del ricercatore è ineliminabile, ma è anche ciò che da alla ricerca uno spessore scientifico umanamente significativo.

LA DISCIPLINA DELL'AVALUTATIVITA
Risultato immagini per pareri personali
Ad un certo punto la soggettività del ricercatore deve farsi da parte, e questo punto è il giudizio sui fenomeni oggetto di studio. E necessario comprendere l'agire umano in base al significato conferitogli dal soggetto che agisce comporta infatti che il ricercatore metta da parte i propri giudizi personali e si sforzi di separare la descrizione dei fenomeni sociali dalla loro valutazione.

L'ELABORAZIONE TEORICA IN SOCIOLOGIA

L'ELABORAZIONE TEORICA IN SOCIOLOGIA

Risultato immagini per controllo empiricoPer intraprendere una ricerca occorre dunque avere una teoria generale su ciò che si intende studiare, che guidi nella selezione di ciò che è significativo e importante prendere in esame. A questo si riferisce sostanzialmente il concetto di "momento teorico" in sociologia, precedente la raccolta dei dati empirici.

I PARADIGMI SCIENTIFICI

In sociologia esiste uno stadio preliminare alla stessa elaborazione teorica, ovvero una prospettiva particolare di un quadro generale di sfondo entro il quale collocare teorie e dati.
Il filosofo Thomas Kuhn ha chiamato paradigmi questi quadri di sfondo.
Risultato immagini per THOMAS KUHNSecondo lui, la storia di una scienza non procede per semplice accumulazione di nuove conoscenze, ma anche per mutamenti di paradigma che la comunità scientifica effettua periodicamente, quando nel procedere, si imbatte in problemi che non hanno soluzione.

I PARADIGMI IN SOCIOLOGIA

Risultato immagini per MAX WEBERI due principali paradigmi antagonisti, a cui possiamo ricondurre le diverse teorie sociologiche sono:

  • il paradigma della struttura
  • il paradigma dell'azione
Per il paradigma della struttura la "società" è un meccanismo dotato di leggi proprie che funzionano in modo indipendente dalle azioni e dalle scelte degli individui che lo compongono. Questo paradigma risale ad Auguste Comte, a Emile Durkheim e Karl Marx.
Chi sostiene il paradigma dell'azione, ritiene che la società, con le sue norme e usanze, sia il prodotto delle azioni e delle interazioni tra individui, che ripetute continuamente si cristallizzano fino a diventare forme di vita istituzionalizzate. L'idea della sociologia come studio scientifico dell'agire sociale è stata sostenuta per la prima volta da Max Weber.


giovedì 5 marzo 2020

SOCIOLOGIA

UNA SCIENZA DELLA SOCIETA

SCIENZE DELLA SOCIETA E SCIENZE DELLA NATURA
Solitamente, l'opinione comune attribuisce valore di "scienza" alle discipline fisicomatematiche, collegando a esse una serie di operazioni che di solito associamo al lavoro dello scienziato: osservazione, verifica, elaborazione di teorie, previsione e controllo dei fenomeni.

IL MODELLO DI COMTE...

Risultato immagini per comteNelle sue intenzioni, elaborare una "scienza della scienza" aveva un significato preciso. Lui riteneva che l'umanità fosse giunta a un momento cruciale della storia, caratterizzato dall'affermazione della mentalità scientifica in ogni ambito del sapere e della cultura. Secondo Comte, il compito della sociologia consisteva nell'applicare ai fenomeni sociali le procedure di tipo empirico già collaudate sulla natura. Lo scopo della ricerca doveva essere quello di cogliere le leggi generali che governavano la vita sociale, al fine di prevedere i futuri svolgimenti per utilizzarli a vantaggio della comunità.

...E I SUOI LIMITI

Questo modello rivelò presto i suoi punti deboli. L'idea di regole immutabili e non suscettibili di correzione, risulta poco plausibile anche nell'ambito delle scienze naturali. Inoltre paragonare la sociologia a discipline fisico-matematiche appare improprio sotto diversi aspetti.

  • gli esseri umani non sono molecole o corpi celesti, per i quali si può supporre una sicura costanza di comportamento e un totale controllo delle condizioni che ne consentono l'osservazione e la riproduzione in situazioni sperimentali.
  • gli esseri umani sono dotati della capacità di attribuire significati e scopi al loro agire
IL VALORE CONOSCITIVO DEL SAPERE SOCIOLOGICO

La scienza è una conoscenza basata su:
  • metodi di indagine empirici e sistematici
  • uso consapevole di modelli teorici
  • pubblicità e controllabilità dei risultati ottenuti
Risultato immagini per controllo empiricoLa sociologia è una scienza empirica, basata sulla necessità di verificare direttamente la bontà e la plausibilità di un'idea o di un'opinione. La capacità della sociologia consiste nel "spiazzare" il senso comune, mostrando come le idee che le persone si formano sulla realtà sociale siano spesso empiricamente infondate.
Le concezioni sulla società nel senso comune rappresentano spesso l'esito di un uso frettoloso e superficiale dell'induzione, ovvero un procedimento logico grazie al quale ricaviamo da casi ed esperienze particolari affermazioni e conclusioni di carattere generale.
I giudizi per essere valutati in termini di verità e falsità devono venire sottoposti a controllo empirico. Senza queste verifiche si corre il rischio di assumere una parte come rappresentanza del tutto e di pensare erroneamente che singoli esempi empiricamente riscontranti siano sufficienti per confermare la bontà di un'affermazione.

SOCIOLOGIA

Risultato immagini per societàSOCIALE O ASOCIALE?

Sia Aristotele sia Hobbes, riconoscono nella società la destinazione irrinunciabile dell'esperienza umana, o per istinto naturale o per drammatica necessità.
Nei due autori non c'è una "sociologia", ma un "antropologia", un discorso sul uomo e non sulla società. Entrambi assegnano all'uomo una "natura", un insieme di qualità e inclinazioni preesistenti a ogni influsso o inquadramento sociale, anche se poi divergono nel momento in cui passano a identificare le caratteristiche di una tale natura:

Risultato immagini per l'uomo in società
  • Aristotele sostiene che l'uomo è "per natura" un animale sociale
  • Hobbes afferma che l'uomo è "naturalmente" egoista

LA SOCIETA COME APPARTENENZA

L'esistenza umana non si svolge solo e genericamente "in società", ma "in una società determinata", all'interno della quale l'individuo compie le esperienze comuni a ogni essere umano. Ogni esperienza di cui l'uomo è protagonista avviene all'interno di un contesto di norme, di valori, di modelli di azione e di valutazione socialmente determinati.
E Proprio la consapevolezza di questo aspetto a rappresentare la specificità della sociologia, lo "sguardo" particolare con cui il sociologo si rapporta al mondo umano e alla molteplicità delle situazioni in cui questo si articola.

L'IMMAGINAZIONE SOCIOLOGICA

CHE COS'E?
Afferrare il senso di questa appartenenza presuppone la capacità di identificare la "società" con un'entità a sè stante. Si tratta di un'operazione che richiede un notevole lavoro di astrazione, perchè consiste nel rintracciare, all'interno di ciò che si offre alla nostra osservazione, la presenza di norme, status, istituzioni, sistemi di stratificazione  e altre realtà simili.
Risultato immagini per Charles Wright MillsIl sociologo Charles Wright Mills chiama questa capacità immaginazione sociologica: in virtù si essa ogni uomo può arrivare a comprendere se stesso come "punto di intersezione tra biografia e storia", cioè a cogliere, oltre alla trama delle sue vicende personali, l'ordito dei più ampi quadri storico-istituzionali in cui se sue vicende personali si collocano.

A COSA SERVE?

Per l'autore due sono le implicazioni più significative di questa capacità immaginativa:

  • saper controllare gli eventi in un determinato contesto sociale
  • saper leggere più lucidamente le proprie vicende personali
Da un lato l'immaginazione consente di intervenire sulle cognizioni superficiali che l'uomo tende a elaborare su se stesso e sull'ambiente in cui vive, mostrando come ogni affermazione o giudizio sulla realtà umana debbano essere sempre contestualizzati in riferimento a una specifica struttura sociale.
Dall'altro lato l'immaginazione sociologica ha un ulteriore importante effetto: la capacità di "educare" le persone a leggere le proprie esperienze individuali con più lucidità e profondità, cogliendo l'emergenza di temi e problemi di interesse pubblico.

SOCIOLOGIA

LA SOCIETA: DI CHE COSA PARLIAMO?

I TERMINI DEL PROBLEMA

Risultato immagini per auguste comteIl termine sociologia compare per la prima volta nel "Corso di filosofia", opera pubblicata da Auguste Comte. La sociologia è un discorso scientifico sulla società. Però la sociologia non è l'unica a parlare di "società", ma anche altre scienze sociali come la psicologia, e l'antropologia hanno come oggetto la società.
Ma, che cos'è propriamente la società? A quali condizioni un fenomeno può dirsi "sociale"? E quali sono gli ambiti specifici del discorso sociologico?

LE DUE "FACCE" DELLA SOCIETA

Il termine società è utilizzato in contesti molteplici e differenti. Si parla di società "sportive", società "per azioni"; definiamo "di società" determinati giochi e passatempi ed "escluso dalla società" chi per vari motivi non gode della compagnia di altre persone.
Risultato immagini per societàTutto si può ricondurre a due accezioni principali:

  • da un lato "società" definisce un'associazione di più persone che si uniscono per proseguire scopi comuni
  • dall'altro "società" indica qualcosa di più specifico, la particolare organizzazione che caratterizza una collettività in un dato punto dello spazio e/o del tempo.
Si può affermare che a queste due accezioni corrispondono due modi di intendere la "socialità" dell'essere umano, che è data dal senso e dal valore che la società ha per l'uomo:
  • la società come destinazione propria dell'esistenza umana
  • la società come appartenenza a un contesto sociale determinato
LA SOCIETA COME DESTINAZIONE: ARISTOTELE E HOBBES

La socialità si identifica con la spinta associativa che induce l'uomo a unirsi con i suoi simili
Risultato immagini per aristotele filosofo
LA SOCIETA SECONDO ARISTOTELE

Aristotele definisce l'uomo "animale sociale", ossia incapace di realizzare il bene e di conseguire la felicità al di fuori della comunità e dell'unione con altri individui. Per lui la società si forma grazie al progressivo ampliamento dell'istinto associativo, che spinge uomo e donna a mettersi assieme per formare una famiglia, per poi in più famiglie costruire un villaggio e infine più villaggi per costruire una polis.

LA SOCIETA SECONDO HOBBES

Risultato immagini per thomas hobbesLui considera l'uomo un essere fondamentale "asociale", che cerca l'associazione con altri individui solo perchè spinto da motivazioni utilitaristiche, per trarre vantaggi e benefici personali.
Per lui la nascita della società è necessaria perchè si identifica con il superamento del cosiddetto "stato di natura", ossia una situazione di rischio e di certezza che caratterizza la condizione umana quando l'individuo è abbandonato ai suoi istinti primitivi.
Hobbes sostiene che nello stato di natura non ci siano criteri certi di condotta, valori, norme. Ci sarebbe una lotta per la sopravvivenza, ed è così necessario l'approdo ad una nuova condizione, in cui la sottomissione cosciente di tutti alle norme garantisce a ciascuno la possibilità di condurre un'esistenza tranquilla e sicura.

domenica 22 dicembre 2019

DAI MEDIA AI MASS MEDIA, AI NEW MEDIA.

DAI MEDIA AI MASS MEDIA, AI NEW MEDIA.

I mass media sono mezzi di comunicazione cartacei o elettronici che, a differenza dei semplici media, si rivolgono a un grande numero di utenti. Rientrano nella categoria dei mass media:
Risultati immagini per mass media
  • la stampa
  • il cinema
  • la radio
  • la televisione
  • internet
I mass media si rivolgono sempre a un grande numero di utenti: migliaia, milioni.., come nel caso delle trasmissioni radiofoniche e televisive quotidiane . Queste "masse" di ascoltatori o spettatori sono raggiunti da messaggi emessi simultaneamente da un'unica fonte. I libri e le pubblicazioni periodiche, invece, sono oggetti materiali e devono fare conti con meccanismi della distribuzione commerciale. 

COME IN UN VILLAGGIO

Risultati immagini per mcluhanSecondo McLuhan, le conseguenze dell'avvento dei media elettrici sono incalcolabili, perchè non concernono soltanto la maggiore rapidità ed efficienza delle comunicazioni, ma investono anche la qualità dei rapporti sociali, arrivando a trasformare interamente l'uomo e avviando così quella che può essere definita come una vera e propria "rivoluzione antropologica".
Tutti sanno che grazie ai notiziari televisivi e a internet, le persone possono conoscere in tempo reale ciò che accade nel mondo.
Tutto ciò rende l'uomo di oggi diverso dal contadino medievale e dall'operaio cittadino di due secoli fa, i quali conducevano un'esistenza ripetitiva, scandita dal ritmo degli impegni quotidiani, e raramente scossa da notizie provenienti da luoghi lontani.
Risultati immagini per villaggio globaleMcLuhan stabilisce anche un collegamento tra gli uomini contemporanei e gli abitanti dei villaggi primitivi: entrambi vivono in comunità tenute insieme da legami fondati sull'emotività, più che sulla ragione, in cui la diffusione delle notizie è affidata a un veloce "tam tam"orale che in pochi minuti rende tutti partecipi di ciò che può interessare il gruppo.

Il villaggio globale, secondo McLuhan è una comunità grande quanto il nostro pianeta, in cui gli uomini abitano virtualmente in più luoghi e vivono più vite per effetto dei media elettronici. Secondo lui, l'uomo contemporaneo appare simile a quello primitivo anche dal punto di visto percettivo, perchè per entrambi la capacità sensoriale maggiormente coinvolta nei processi comunicativi è l'udito. Infatti lui parla di oralità secondaria, espressione con la quale si indica il ritorno nella nostra civiltà, a una forma di cultura orale, dovuta all'avvento di media come il telefono, la radio e la televisione, che hanno favorito un parziale attenuarsi  del predominio della scrittura.

PRESI...NELLA RETE

Risultati immagini per internet

Per indicare i mass media di ultima generazione, è stata utilizzata l'espressione new media. In questo campo, la novità più grande è stato internet, termine che deriva dall'espressione "INTERnational NETwork", che indica la rete per eccellenza.
Fu inventato negli anni 60' del 900, negli ambiti statunitensi, allo scopo di far circolare le informazioni in modo sicuro e proteggerle dagli attacchi nemici.
Coloro che sono nati dopo il 1980 non hanno avuto bisogno di applicarsi con fatica per apprendere le modalità di funzionamento e le potenzialità di questa rivoluzionaria tecnologia: muovendosi nella rete con  disinvoltura, i giovani di oggi padroneggiano con facilità i meccanismi di internet.