Nei due autori non c'è una "sociologia", ma un "antropologia", un discorso sul uomo e non sulla società. Entrambi assegnano all'uomo una "natura", un insieme di qualità e inclinazioni preesistenti a ogni influsso o inquadramento sociale, anche se poi divergono nel momento in cui passano a identificare le caratteristiche di una tale natura:
- Aristotele sostiene che l'uomo è "per natura" un animale sociale
- Hobbes afferma che l'uomo è "naturalmente" egoista
LA SOCIETA COME APPARTENENZA
L'esistenza umana non si svolge solo e genericamente "in società", ma "in una società determinata", all'interno della quale l'individuo compie le esperienze comuni a ogni essere umano. Ogni esperienza di cui l'uomo è protagonista avviene all'interno di un contesto di norme, di valori, di modelli di azione e di valutazione socialmente determinati.
E Proprio la consapevolezza di questo aspetto a rappresentare la specificità della sociologia, lo "sguardo" particolare con cui il sociologo si rapporta al mondo umano e alla molteplicità delle situazioni in cui questo si articola.
L'IMMAGINAZIONE SOCIOLOGICA
CHE COS'E?
Afferrare il senso di questa appartenenza presuppone la capacità di identificare la "società" con un'entità a sè stante. Si tratta di un'operazione che richiede un notevole lavoro di astrazione, perchè consiste nel rintracciare, all'interno di ciò che si offre alla nostra osservazione, la presenza di norme, status, istituzioni, sistemi di stratificazione e altre realtà simili.
Il sociologo Charles Wright Mills chiama questa capacità immaginazione sociologica: in virtù si essa ogni uomo può arrivare a comprendere se stesso come "punto di intersezione tra biografia e storia", cioè a cogliere, oltre alla trama delle sue vicende personali, l'ordito dei più ampi quadri storico-istituzionali in cui se sue vicende personali si collocano.
Per l'autore due sono le implicazioni più significative di questa capacità immaginativa:
A COSA SERVE?
- saper controllare gli eventi in un determinato contesto sociale
- saper leggere più lucidamente le proprie vicende personali
Da un lato l'immaginazione consente di intervenire sulle cognizioni superficiali che l'uomo tende a elaborare su se stesso e sull'ambiente in cui vive, mostrando come ogni affermazione o giudizio sulla realtà umana debbano essere sempre contestualizzati in riferimento a una specifica struttura sociale.
Dall'altro lato l'immaginazione sociologica ha un ulteriore importante effetto: la capacità di "educare" le persone a leggere le proprie esperienze individuali con più lucidità e profondità, cogliendo l'emergenza di temi e problemi di interesse pubblico.
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