domenica 22 dicembre 2019

DAI MEDIA AI MASS MEDIA, AI NEW MEDIA.

DAI MEDIA AI MASS MEDIA, AI NEW MEDIA.

I mass media sono mezzi di comunicazione cartacei o elettronici che, a differenza dei semplici media, si rivolgono a un grande numero di utenti. Rientrano nella categoria dei mass media:
Risultati immagini per mass media
  • la stampa
  • il cinema
  • la radio
  • la televisione
  • internet
I mass media si rivolgono sempre a un grande numero di utenti: migliaia, milioni.., come nel caso delle trasmissioni radiofoniche e televisive quotidiane . Queste "masse" di ascoltatori o spettatori sono raggiunti da messaggi emessi simultaneamente da un'unica fonte. I libri e le pubblicazioni periodiche, invece, sono oggetti materiali e devono fare conti con meccanismi della distribuzione commerciale. 

COME IN UN VILLAGGIO

Risultati immagini per mcluhanSecondo McLuhan, le conseguenze dell'avvento dei media elettrici sono incalcolabili, perchè non concernono soltanto la maggiore rapidità ed efficienza delle comunicazioni, ma investono anche la qualità dei rapporti sociali, arrivando a trasformare interamente l'uomo e avviando così quella che può essere definita come una vera e propria "rivoluzione antropologica".
Tutti sanno che grazie ai notiziari televisivi e a internet, le persone possono conoscere in tempo reale ciò che accade nel mondo.
Tutto ciò rende l'uomo di oggi diverso dal contadino medievale e dall'operaio cittadino di due secoli fa, i quali conducevano un'esistenza ripetitiva, scandita dal ritmo degli impegni quotidiani, e raramente scossa da notizie provenienti da luoghi lontani.
Risultati immagini per villaggio globaleMcLuhan stabilisce anche un collegamento tra gli uomini contemporanei e gli abitanti dei villaggi primitivi: entrambi vivono in comunità tenute insieme da legami fondati sull'emotività, più che sulla ragione, in cui la diffusione delle notizie è affidata a un veloce "tam tam"orale che in pochi minuti rende tutti partecipi di ciò che può interessare il gruppo.

Il villaggio globale, secondo McLuhan è una comunità grande quanto il nostro pianeta, in cui gli uomini abitano virtualmente in più luoghi e vivono più vite per effetto dei media elettronici. Secondo lui, l'uomo contemporaneo appare simile a quello primitivo anche dal punto di visto percettivo, perchè per entrambi la capacità sensoriale maggiormente coinvolta nei processi comunicativi è l'udito. Infatti lui parla di oralità secondaria, espressione con la quale si indica il ritorno nella nostra civiltà, a una forma di cultura orale, dovuta all'avvento di media come il telefono, la radio e la televisione, che hanno favorito un parziale attenuarsi  del predominio della scrittura.

PRESI...NELLA RETE

Risultati immagini per internet

Per indicare i mass media di ultima generazione, è stata utilizzata l'espressione new media. In questo campo, la novità più grande è stato internet, termine che deriva dall'espressione "INTERnational NETwork", che indica la rete per eccellenza.
Fu inventato negli anni 60' del 900, negli ambiti statunitensi, allo scopo di far circolare le informazioni in modo sicuro e proteggerle dagli attacchi nemici.
Coloro che sono nati dopo il 1980 non hanno avuto bisogno di applicarsi con fatica per apprendere le modalità di funzionamento e le potenzialità di questa rivoluzionaria tecnologia: muovendosi nella rete con  disinvoltura, i giovani di oggi padroneggiano con facilità i meccanismi di internet.

L'INVENZIONE DELLA STAMPA E LA CULTURA TIPOGRAFICA

L'INVENZIONE DELLA STAMPA E LA CULTURA TIPOGRAFICA

Risultati immagini per johann gutenbergNella metà del XV secolo comparve in Europa la stampa a caratteri mobili, inventata da Johann Gutenberg. Essa ebbe conseguenze sociali e culturali rilevantissime. Si calcola che nel periodo degli incunaboli siano stati stampati più libri di quanti ne avessero copiati tutti gli amanuensi a partire dal 330 d.C. Così il libro divenne così un oggetto molto diffuso, capace di entrare anche nelle case delle famiglie di media condizione sociale, purchè ci abitasse una persona in grado di leggere.

La riforma protestante ebbe un ruolo di primo piano nella diffusione delle opere a stampa. Uno dei principi fu infatti la lettura diretta delle Sacre scritture da parte di tutti i cristiani. A questo scopo Lutero, Calvino e Melantone promossero l'alfabetizzazione del popolo con la creazione di scuole aperte a tutti.
Risultati immagini per stampa a caratteri mobiliLa cultura tipografica presenta caratteristiche ben precise. Prima della stampa, i libri erano copiati a mano. Il testo era soggetto a modifiche e interpolazioni dovute alla mano del copista e tra i manoscritti potevano esserci notevoli differenze. Inoltre erano presenti numerose abbreviazioni, era assente la punteggiatura, ciò rendeva la lettura faticosa.
La pagina stampata invece era chiara e ben leggibile, grazie a caratteri regolari, alla punteggiatura e ai margini. Il testo era riportato nella versione definitiva, approvata dall'autore e poi poteva essere riprodotto in un numero illimitato di copie.
Copiare gli scritti di altri autori diventò un reato, il cosiddetto "diritto d'autore" emanato in Inghilterra nel 1709, era volto a proteggere i prodotti dell'ingegno, ma anche a tutelare gli stampatori danneggiati dalle edizioni pirata.
Le opere a stampa contribuirono a creare una lingua standard. Le lingue più favorite furono quelle nazionali degli Stati economicamente e politicamente più potenti.
Infine, la stampa contribuì alla diffusione del sapere e delle informazioni anche con la nascita, nel XVII secolo, dei primi giornali periodici.

DALLA CULTURA ORALE AI MEDIA

DALLA CULTURA ORALE AI MEDIA

Il pensiero umano è inseparabile dalla sua espressione linguistica. Senza la parola, senza gli strumenti, che a cominciare dalla scrittura, hanno reso possibile la comunicazione di esperienze e la condivisione di visioni del mondo. Senza la parola, la nostra socialità umana sarebbe ferma a un livello primitivo. Privi della possibilità di registrare, archiviare e conservare la memoria di eventi sociali e culturali, gli uomini non sarebbero stati in grado di elaborare le nozioni esplicative della propria storia, come quelle di cultura, società, mutamento, sviluppo, progresso, libertà, giustizia...

POTERE E LIMITI DELLA PAROLA

Homo sapiens sapiens, visse senza conoscere la scrittura, ma l'espressione orale si. Infatti l'espressione orale può vivere senza la scrittura, ma non viceversa.
Risultati immagini per memoriaLe culture che non conoscono la scrittura sono chiamate "culture a oralità primaria". Per loro, la memoria è l'unico "strumento" per conservare e trasmettere il sapere. Per facilitare la memorizzazione, il pensiero viene espresso mediante:

  • formule standard, 
  • frasi fatte, 
  • proverbi,
  • massime.
Inoltre, in queste culture, la comunicazione interpersonale avviene faccia a faccia, e ciò ha influenza sul valore sociale delle relazioni interpersonali dirette, in quanto si da molta importanza allo scambio immediato.
Nel discorso orale il significato delle parole non è rigidamente fissato perchè può cambiare a seconda delle situazioni.
Le culture orali, attribuiscono alla parola un potere magico e taumaturgo .
La comunicazione orale ha anche dei limiti:
  • non è persistente
  • non supera una certa distanza spaziale
  • coinvolge un numero modesto di persone
L'INVENZIONE DELLA SCRITTURA E LA CULTURA CHIROGRAFICA

Risultati immagini per alfabeto sumeroIl primo modello di scrittura fu inventato nel 3500 a.C. dai Sumeri, chiamato "cuneiforme", perchè formato da caratteri a forma di cuneo incisi su tavole di argilla.
Sviluppo della scrittura presso i sumeri:
Risultati immagini per alfabeto fenicio
  • dai pittogrammi
  • agli ideogrammi
  • fino ai fonogrammi

Il passo avanti decisivo fu compiuto dai Fenici con l'invenzione del primo alfabeto fonetico (II millennio a.C.), composto da 22 segni consonantici a cui il lettore doveva aggiungere le vocali. Questo può essere considerato l'antenato dell'alfabeto greco, comprendente 25 segni, distinti tra vocali e consonanti(VIII a.C.).
Immagine correlata

Con l'invenzione della scrittura ebbe inizio la cultura chirografica o manoscritta, che si impose sulla cultura orale. Ci furono conseguenze enormi. Si iniziarono a profilare civiltà che potevano fare a meno della memoria, perchè depositavano il loro sapere nei libri, e di conseguenza potevano liberare le energie precedentemente usate nell'apprendimento mnemonico per altri e più creativi compiti.

Nelle culture orali la capacità sensoriale più importante era l'udito, mentre nella scrittura era la vista.
L'ordine lineare dei segni alfabetici, sottoposto a precise regole, contribuisce all'imporsi di uno stile di pensiero più analitico e astratto.

sabato 21 dicembre 2019

LA DIMENSIONE CULTURALE DELLA MALATTIA

LA DIMENSIONE CULTURALE DELLA MALATTIA

Il presupposto dell'approccio etnologico alle forme del sapere scientifico è che le elaborazioni cognitive sono culturalmente situate: ne segue le visioni del mondo, le interpretazioni dei fenomeni naturali e i modi di curare le malattie possono variare in relazione agli ambienti sociali in cui sono stati prodotti.
Risultati immagini per etnopsichiatriaNel campo della cura, delle malattie, le società tribali o tradizionali si accostano alla diagnosi e alla terapia dei disturbi del corpo e della mente secondo modalità differenti da quelle in uso nella medicina occidentale, che nella maggior parte dei casi si fonda su di una visione "organicistica", per cui i sintomi e malesseri hanno quasi sempre una causa biologica, insita nel corpo.

Lo studio etnologico delle malattie mentali è condotto dall' etnopsichiatria, un'area che coinvolge antropologi, epidemiologi e psicologi clinici e studia i disturbi psicologici nelle diverse culture. Essa analizza il ruolo del contesto culturale nella manifestazione dei sintomi, cercando di capire in che modo il disturbo è interpretato nelle società in cui si presenta e domandandosi se i metodi di cura praticati in determinate culture sono efficaci ed esportabili presso popolazioni differenti.

Nel periodo coloniale era diffusa la convinzione che i popoli tribali non fossero affetti da disturbi mentali, perchè immuni dallo stress della vita moderna. Questa era un'opinione fondata su informazioni indirette o osservazioni condotte negli ospedali coloniali. Alcune ricerche sul campo hanno modificato questo quadro:

    Risultati immagini per etnopsichiatria
  • hanno dimostrato l'universalità di disturbi come la sindrome schizofrenica o gli stati depressivi
  • hanno migliorato la conoscenza dei cosiddetti  disturbi etnici.
Alcuni di questi disturbi:
  • L'amok: sindrome che ha inizio quando un uomo si ritiene gravemente offeso e prosegue con un suo periodo di isolamento, al termine del quale, l'individuo coinvolto rientra nel villaggio furibondo e si mette a correre all'impazzata, colpendo con cieca violenza chiunque gli capiti vicino.
  • Latah: disturbo caratterizzato dalla ripetizione automatica di parole, discorsi e azioni fatti da altri, con accompagnamento di parole oscene.
  • Windibo: timore panico di trasformarsi in un windibo, grande spirito cannibale fatto di ghiaccio.
Risultati immagini per Georges Devereux antropologia
Georges Devereux, etnologo francese, ha descritto la sindrome del cane pazzo. Cane Pazzo è un giovane guerriero che si comporta in modo bizzarro e provocatorio, causando disturbo e tensioni nella vita sociale, ma è eroico in battaglia e si espone senza paura ai nemici. Prima di diventare Cane Pazzo, l'individuo ha subito una frustrazione, ad esempio non è riuscito a dimostrare il proprio valore dopo essersene vantato con tutti e per questo si è coperto di disonore.

Le ricerche di etnopsichiatria hanno dimostrato l'impossibilità di ricondurre i disturbi etnici alle categorie mediche occidentali.

IL RACCONTO MITICO

IL RACCONTO MITICO

Risultati immagini per mito di eneaI miti sono narrazioni che esprimono in un linguaggio fantasioso e ricco di immagini temi fondamentali come l'origine del mondo, la nascita degli dei, i rapporti degli uomini tra loro e con altri esseri viventi. Sono definiti anche "racconti fondativi", perchè servono a spiegare o giustificare una situazione presente cercando le origini nel passato.
Tutte le società hanno elaborato dei miti, ci sono delle differenze importanti tra la funzione che i miti svolgono nelle culture prive di scrittura e il loro ruolo nelle società che hanno elaborato un pensiero scientifico e ricostruiscono il loro passato attraverso l'indagine storiografica.

Nelle culture tribali, il mito ha funzioni sociali molto importanti, serve a organizzare il tempo e a definire il rapporto tra passato e presente.

Claude Levi-Strauss dice: "il mito è una storia dei tempi in cui gli uomini e gli animali non erano ancora distinti."

LEVI STRAUSS: LA GRAMMATICA DEI MITI

Risultati immagini per levi straussL'analisi dei miti è uno dei punti di forza dell'antropologia strutturale di Levi-Strauss, che ha dedicato a questo tema il ciclo delle Mitologiche:

  • Il crudo e il cotto
  • Dal miele alle ceneri
  • L'origine delle buone maniere a tavola
  • L'uomo crudo
Risultati immagini per miti levi straussNei titoli di questi volumi c'è un richiamo al passaggio dalla natura alla cultura, che costò all'umanità la rottura definitiva dell'unità tra mondo celeste e mondo terrestre. Il mito è stato la voce narrante sia per cercarne delle spiegazioni, sia per rievocare nostalgicamente un'età dell'oro tramontata per sempre.
Levi Strauss preferisce considerare il mito in se stesso e porlo in relazione con gli altri miti allo scopo di individuare una sorta di grammatica sottesa ai racconti.
Per 20 anni lui si immerse in un mondo variopinto e caotico di storie apparentemente senza capo nè coda, che a un'attenta analisi rivelarono però dei punti fermi:

  • l'esistenza di mitemi. nuclei narrativi di base ricorrenti in molti miti: il bambino rapito dall'orco, la nascita di due gemelli da padri diversi...
  • il modo in cui i nuclei narrativi si combinano tra loro nello sviluppo della storia.
Alla fine del suo lavoro, comprese che la costruzione dei racconti mitici non è del tutto libera ma obbedisce a un certo numero di regole, paragonabili a quelle che presiedono all'articolazione del linguaggio parlato. Lui portò alla luce le strutture del mito: regole di trasformazione e combinazione dei nuclei narrativi.

DUE INTERPRETAZIONI DELLA MAGIA: FRAZER ED EVANS-PRITCHARD

DUE INTERPRETAZIONI DELLA MAGIA: FRAZER ED EVANS-PRITCHARD

Risultati immagini per frazerFrazer si preoccupò di individuare quali fossero i principi del pensiero su cui essa si basa, arrivando a isolarne due:

  • il principio di similarità
  • il principio di contatto
I due principi danno origine rispettivamente alla magia omeopatica e alla magia contagiosa, che sono due rami della magia simpatica, chiamata così perchè si basa sull'esistenza di una "segreta simpatia"che rende impossibili azioni a distanza.
Secondo Frazer, la magia in quanto sistema di pensiero o visione del mondo si basa sullo stesso principio della scienza moderna: l'universo è ordinato e uniforme, e in esso ogni causa è seguita da un effetto. Ciò che rende la magia un sistema di pensiero "prescientifico" è l'errata applicazione dei due principi del pensiero, che di per sè, invece sono corretti: l'associazione di idee simili e l'associazione di idee contigue nello spazio e nel tempo.
Risultati immagini per EVANS-PRITCHARDEdward Evans-Pritchard partecipò a 3 spedizioni nel regno degli Azande, di cui descrisse la cultura nel volume Stregoneria, oracoli e magia tra gli Azande. Per capire le usanze, studiò la lingua e visse a stretto contatto con loro. Ciò gli permise di dare un'interpretazione non semplicistica e innovativa del ruolo sociale della magia. Lui non era interessato alla magia come tappa di un processo evolutivo riguardante tutta l'umanità, ma a un tipo di magia particolare, quelli degli Azande.
Risultati immagini per azandeIl pensiero magico degli azande coesisteva con il ragionamento empirico e in un certo senso lo completava, integrandolo da un punto di vista psicologico e sociale. Lo scopo della loro magia  rivolta alle relazioni tra le persone. In questo contesto, la destinazione principale era tra stregoneria e fattucchieria.
Nel contesto culturale di Evans, la magia e stregoneria sono realtà profondamente umane, strumenti con cui difendersi dai nemici o con cui attaccarli; attraverso gli oracoli, gli esorcismi e i vari tipi di rimedi esse danno vita a un sistema di credenze e pratiche assai difficile da smontare perchè provvisto di una logica interna.

IL PENSIERO MAGICO

IL PENSIERO MAGICO

Tra magia e religione intercorrono rapporti molto stretti. Nelle religioni tribali, figurano oggetti e simboli che si ritengono dotati di speciali poteri, e si celebrano eventi come l'evocazione degli spiriti, le danze propiziatorie o i riti sciamanici di guarigione. Il nesso tra magia e scienza è evidente nei riti di guarigione, nell'astrologia e nell'arte di predire il futuro tramite l'interpretazione dei fenomeni naturali.
Risultati immagini per la magiaLa magia si può definire come la credenza nel potere del gesto e della parola. Le arti magiche comprendono formule verbali, innovazioni e pratiche con le quali si ritiene di influire sul corso degli eventi o sulla natura delle cose. Tra gli atti magici si segnalano la preparazione di pozioni che guariscono malattie e producono trasformazioni, l'imposizione delle mani o il tocco della bacchetta magica per risanare o conferire particolari poteri, l'azione a distanza conseguente alla recitazione di un formulario, i gesti rituali compiuti su un oggetto appartenuto alla persona che si vuole colpire. La cultura popolare distingue la magia in:
Risultati immagini per magia biancaRisultati immagini per magia nera

  • magia nera, ovvero distruttiva
  • magia bianca, ovvero che persegue scopi benefici
C'è una distinzione tra:

  • magia naturale: mira a trasformare la natura inserendosi nel gioco delle sue leggi ed è l'antenata della scienza
  • magia cerimoniale: si prefigge di ottenere scopi benefici o malefici ricorrendo alle pratiche più varie
Il repertorio lessicale con cui si indicano le pratiche magiche comprendono numerosi termini. L'opera di magia infatti, può essere chiamata: negromanzia, divinazione, sortilegio, incantesimo,malocchio, stregoneria.
    Risultati immagini per magia
  • negromanzia: indica un'antica arte divinatoria, fondata sull'evocazione degli spiriti dei defunti e su pratiche occulte effettuate sui cadaveri
  • divinazione: designa l'arte di predire il futuro, ovvero scoprire le intenzioni divine, interpretando eventi
  • sortilegio: pratica divinatoria, effettuata lasciando cadere dei bastoncini o altri oggetti colorati e interpretandone poi le modalità della caduta o l'ordine con cui si riusciva a raccoglierli uno per uno senza urtare gli altri
  • incantesimo: "incantare", cioè soggiogare qualcuno,influire su di lui a distanza, addormentarlo o pietrificarlo
  • malocchio: potenza della visione 
  • stregoneria: in antropologia, lo stregone è un individuo provvisto di autorità sacrale. Nella cultura popolare è l'arte occulta e pericolosa di uomini e donne dediti alla magia nera.
Il termine "magia", indicava in origine la sapienza dei Magi persiani, sacerdoti del culto zoroastriano, che introdussero nella religione persiana elementi ebraici, greci, babilonesi e del culto solare. I Magi erano considerati esperti nelle arti occulte e capaci di dominare le forze sovrannaturali .
Con il tempo, il termine "magia" assunse il significato di arte misteriosa, segreta, volta a evocare spiriti e demoni e a trarre effetti straordinari dalle forze naturali.

sabato 14 dicembre 2019

LA VITA SOCIALE DEI POPOLI ALLEVATORI

LA VITA SOCIALE DEI POPOLI ALLEVATORI

Oggi i popoli allevatori sono diffusi nei 5 continenti:
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  • Basseri
  • Al Murrah
  • Ciukci 
  • Masai
  • Neur
Nel continente nord-americano, nel passato gli indiani si specializzarono nell'allevamento dei cavalli, introdotti dagli europei, mentre nelle regioni andine le popolazioni locali allevano lama e alpaca. In Europa i pastori i pastori sardi allevano prevalentemente ovini, invece i pastori delle Alpi bovini; in Oceania le popolazioni melanesiane della Nuova Guinea allevano invece i suini, soprattutto per sacrifici rituali e per ottenere prestigio sociale.
E possibile alcuni tratti comuni che caratterizzano, se non tutte, perlomeno molte di queste società pastorali:
  • il bestiame rappresenta la ricchezza e la principale fonte di prestigio sociale
  • sono società instabili
  • sono società preliminari
  • sono società pive di stratificazione sociale e di autorità centrale
Generalmente i pastori nomadi hanno un carattere fiero e orgoglioso.

POPOLI CHE VANNO SCOMPARENDO

Risultati immagini per mongoliI popoli allevatori sono oggi una minoranza esigua, destinata a estinguersi o ad essere inglobata nei meccanismi della produzione industriale, accaduto ai Mongoli, costretti ad adeguare le loro tradizioni tecniche di allevamento e di aggregazione sociale ai dettami del collettivismo socialista . Si tratta di una perdita grave per tutta l'umanità, privata di un prezioso patrimonio di conoscenze, di tecniche di artigianato artistico, di strategie di adattamento all'ambiente, di valori come la fierezza e la libertà.
Con il nome "Mongoli"si indica un insieme di popolazioni asiatiche appartenenti allo stesso gruppo linguistico, con caratteristiche somatiche simili, tradizionalmente dedite all'allevamento dei cavalli, 
Attualmente i cavalli e i cammelli sono meno numerosi rispetto alle pecore e alle capre, che sono anche più importanti come fonte di cibo e di lana, continuano ad essere più pregiati, considerati segni di ricchezza e di prestigio sociale.

L'ALLEVAMENTO DI OGGI E DOMANI

Risultati immagini per allevamento intensivoL'allevamento è ancora oggi un'attività economica molto importante non solo perchè fornisce risorse alimentari essenziali, ma anche perchè consente di inserire nel processo produttivo risorse agricole non commestibili per l'uomo, come l'erba per i foraggi.
Le due forme di allevamento moderno sono:
    Risultati immagini per allevamento estensivo
  • allevamento intensivo: forma di allevamento del bestiame diffusa nelle aree altamente urbanizzate del mondo, come l'Europa; gli animali sono allevati in grandi stalle meccanizzate, dove la loro libertà di movimento è sacrificata.
  • allevamento estensivo: forma di allevamento del bestiame praticata dove esistono grandi spazi per il pascolo; è particolarmente diffusa nel continente americano per quanto riguarda i bovini allevati per la produzione di carne, in Australia e in Nuova Zelanda per gli ovini che forniscono lana pregiata.

L'ALLEVAMENTO

I PRESUPPOSTI: LA DOMESTICAZIONE

Gli scopi:

  • alcune specie sono state utilizzate fin dai primordi dell'umanità come fonte di cibo
  • altre prevalentemente come mezzi di trasporto
  • altre per ricavare fibre tessili
Però non si può affermare che ogni animale sia servito a un solo scopo: 
    Risultati immagini per allevamento cavallo
  • il cavallo: come mezzo di trasporto, ma fornisce anche cibo, compagnia, intrattenimento sportivo
  • analoga è la funzione del cane, da sempre animale da guardia e da compagnia, che però oggi è poliziotto, guida per non vedenti, scopritore di tartufi, aiuto nella caccia
LE ORIGINI: LA PASTORIZIA NOMADE

Risultati immagini per animali erbivori ruminantiL'allevamento di animali erbivori ruminanti è alla base delle cosiddette società di pastori e allevatori, nomadi o seminomadi, che si diffusero negli ambienti inadatti alla coltivazione a causa delle caratteristiche del clima e del suolo. In alcuni ambienti il bestiame erbivoro costituiva una risorsa preziosa, perchè convertiva in alimenti proteici l'erba, un vegetale che l'uomo non riesce a digerire nè ad assimilare.
Le testimonianze archeologiche indicano che le piante e gli animali furono domesticati contemporaneamente, all'incirca 11000 anni fa; al tempo stesso suggeriscono che il nomadismo pastorale comparve il IV e il III millennio a.C.
La pastorizia nomade è nata nel Medio Oriente come forma di adattamento a zone aride attuata da popolazioni emarginate dalle aree agricole più fertili: le risorse produttive dell'agricoltura primordiale nella "mezzaluna fertile" erano probabilmente insufficienti a mantenere una popolazione in forte crescita.

domenica 8 dicembre 2019

L'INDUSTRIA

L'INDUSTRIA

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Si è affermata nel XIX secolo e da quel momento ha cambiato il mondo piegando a suo favore le attività economiche preesistenti.
L'industria è la trasformazione in prodotto finito della materia prima
L'industria nel mondo contemporaneo sta a indicare la produzione di merci su vasta scala, produzione di massa.

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE COME FRATTURA, SECONDO BAIROCH

Questa frattura è avvenuta in un particolare momento storico e ha causato diversi cambiamenti in poco tempo

    Risultati immagini per paul bairoch
  • la rivoluzione neolitica, in meno di 200 anni traghettò, l' uomo da cacciatore ad agricoltore.
  • la rivoluzione industriale che ha portato molti cambiamenti nel mondo, considerata la madre del mondo attuale.
ELEMENTI PRINCIPALI DELLA FRATTURA 
  • il periodo tra rivoluzione neolitica e industriale. Causò una crescita nella popolazione mondiale, in modo lento. Numero di morti e nascite equivale
  • tra 1760-1960. I paesi sviluppati hanno avuto una crescita di 5 volte, grazie alle migliori condizioni di vita, il miglioramento delle medicine e la diminuzione della mortalità infantile
  • l'attività produttiva

L'INDUSTRIA OGGI E DOMANI

Le imprese industriali non sono disposte in modo uniforme, bensì c'è una prevalenza nei paesi sviluppati come l'Europa o il Giappone. 
3 tipi di aggregazione industriale
    Risultati immagini per le 4 tigri asiatiche
  • aree di industrializzazione 
  • centri di industrializzazione isolata
  • aree a industrializzazione diffusa
Nella metà del 900, 4 Stati, chiamati le 4 tigri si sono riuniti per creare un sistema industriale diversificato e competitivo. Questo progresso ha causato anche un incremento positivo in altri stati dell'Asia orientale.
Il fenomeno che ha colpito è stato quello della crescita industriale in India, Cina, Brasile, paesi caratterizzati da problemi. 
Il resto del mondo presenta una gamma di situazioni locali:
  • stati che hanno avviato una produzione industriale con la vendita del petrolio 
  • stati con industrializzazione discreta, ma con ricchezze ancora da valorizzare 
  • stati poveri e deboli anche in economia
Per i paesi più sviluppati si parla anche di terza industrializzazione industriale.

L'AGRICOLTURA OGGI

L'AGRICOLTURA OGGI


Nel mondo odierno, questa attività economica ha un'importanza rilevante.
La produzione agricola che non danneggia l'ambiente è l'agricoltura biologica. Questa pratica si sta imponendo sul mercato anche perché i consumatori sono sempre più consapevoli e informati e chiedono prodotti naturali.
Alcune attività odierne sono:

    Risultati immagini per agricoltura itineranteRisultati immagini per agricoltura estensivaRisultati immagini per agricoltura intensiva
  • l'agricoltura itinerante. Ovvero si tratta della preparazione del terreno attraverso una pratica chiamata "taglia e brucia " e poi una fase di semina di tuberi e ortaggi. Quando la fertilità termina sul terreno, si passa al terreno successivo.
  • L'agricoltura intensiva, si tratta dell'incremento del territorio e intensificazione dell'irrigazione, la fertilizzazione e la lavorazione del terreno.
  • L'agricoltura estensiva, si tratta della disponibilità di terreni molto estesi. 
Nei paesi in via di sviluppo è diverso.
Differenze:
  • numero di addetti 
  • il prodotto agricolo non è sufficiente per soddisfare tutta la popolazione locale 
  • incidenza della popolazione agricola sul PIL

SVILUPPI AGRICOLTURA

SVILUPPI AGRICOLTURA 

Alcuni aspetti che hanno colpito gli esperti sono:

Risultati immagini per agricoltura
  • la vittoria dell'agricoltura, ovvero la sua progressiva estensione. L'agricoltura si è imposta su tutto, causando anche la scomparsa della caccia e della raccolta.
  • la relativa stabilità del modello di base dell'agricoltura.
Il medioevo è stato anche molto importante, per alcune innovazioni:
    Risultati immagini per mulino ad acqua
  • la sostituzione del bue con il cavallo
  • l'introduzione del mulino ad acqua
  • specializzazione in alcune attività 
All'inizio dell'età moderna, in Europa sono state introdotte nuove colture come per esempio mais e patate.
Nel XIX secolo, l'agricoltura nel mondo occidentale ha subito cambiamenti, come la crescita della popolazione e della produttività grazie a nuovi materiali.

L'AGRICOLTURA

LE ORIGINI: LA RIVOLUZIONE NEOLITICA

10.000 anni fa, c'è stara una svolta dalle proporzioni enormi. L'uomo, da cacciatore e raccoglitore è diventato agricoltore e allevatore di animali.
Risultati immagini per gordon childeGordon Childe identifica ciò come rivoluzione neolitica, la cosiddetta domesticazione di alcune specie di animali e vegetali che costituiscono la base alimentare della popolazione mondiale.
Gli esperti si sono chiesti perché da un momento all'altro gli uomini sono passati dalla caccia all'agricoltura, pur sapendo che sarebbe stata un attività molto faticosa, la loro alimentazione sarebbe stata più scarsa e sarebbero stati più esposti alle malattie. Con la caccia avevano tutto, perché questo cambiamento?
In alcune zone, c'erano delle precondizioni che spinsero l'uomo verso la domesticazione, l' allevamento e il lavoro agricolo.
Precondizioni:

    Risultati immagini per mezzaluna fertile
  • cambiamento climatico 
  • crescita della popolazione 
  • progresso tecnologico 
Le conseguenze della domesticazione di alcuni animali e piante ha causato la nascita di insediamenti fissi. Mentre con lo sfruttamento del suolo, e quindi avendo la possibilità di immagazzinare cibi... ha causato la crescita della popolazione. 
Altre conseguenze sono state la divisione del lavoro e la stratificazione sociale. Inoltre affianco ai contadini, allevatori e agricoltori sono nate nuove figure sociali.

domenica 1 dicembre 2019

LA RACCOLTA

LA RACCOLTA

Risultato immagini per la raccolta nella preistoria"L'ambiente naturale che spinse gli ominidi a comportamenti di raccolta fu probabilmente la savana africana, con le due sue stagioni: quella umida e quella secca. La savana offriva una vasta scelta di vegetali commestibili per l'essere umano, soprattutto nella stagione umida , quando era possibile raccogliere germogli di graminacee, fiori e foglie appena spuntati e frutti.
Nella stagione secca era necessario scavare e trovare radici ricche di acqua, ma alla carenza di vegetali si poteva in qualche modo supplire grazie alle numerose carcasse di animali erbivori uccisi.
Presso i popoli cacciatori e raccoglitori odierni, la raccolta fornisce la parte più consistente delle risorse alimentari.
Questa attività era generalmente dedicata alle donne, che ogni giorno percorrevano decine di chilometri a piedi alla ricerca di vegetali, uova, larve, miele, insetti, piccoli animali facilmente catturabili con le mani, lucertole, lumache...


LA CACCIA
La caccia come strategia di sopravvivenza compare molto tardi. Le prime battute di caccia della preistoria furono organizzate da rappresentanti di forme arcaiche di Homo sapiens.
In generale, la caccia era un'attività di ricerca, cattura e uccisione di animali selvatici che richiedeva una buona conoscenza del territorio e della selvaggina. Può essere un'attività individuale oppure di gruppo, in base all'animale da uccidere.
Oggi ci sono delle strategie di caccia che si dividono in diversi momenti:

    Risultato immagini per la caccia nella preistoria"
  • la cattura
  • l'uccisione
  • la spartizione della carne
Chi ha ucciso l'animale ha il diritto di scegliere per primo una parte oppure può ricevere il primo pezzo, ma non può mai avere l'animale intero.
Le donne sono escluse dalla spartizione e ricevono la carne indirettamente dei loro uomini.
La caccia è sempre stata un'attività maschile, le donne potevano partecipare solo come "battitrici".


LA PESCA

La pesca è un'attività di ricerca e di acquisizione di risorse alimentari, che viene praticata negli ambienti acquatici.
Risultato immagini per la pesca nella preistoria"Gli ominidi della preistoria trassero dal mare e dai corsi d'acqua soltanto quei cibi che potevano essere raccolti con le mani e senza difficoltà come i molluschi. Anche i primi pesci furono probabilmente catturati con le mani, dove potevano facilmente essere visti.
Con il tempo, elaborarono tecniche simili a quelle della caccia, a cui la pesca può essere assimilata. Le difficoltà poste dall'ambiente acquatico furono superate , grazie ad alcune invenzioni, la principale era la fiocina.
Oggi la pesca, come strategia di sopravvivenza è quasi sempre associata ad altre attività: alla caccia, al commercio, all'agricoltura e altre attività.
Un caso più unico che raro di popolo di pescatori che trascorsero tutta la loro esistenza sul mare, sulle barche da pesca, oppure in villaggi costruiti su palafitte, è quello dei Bajau,detti anche nomadi ddel mare.

STRATEGIE ACQUISITIVE: RACCOLTA, CACCIA, PESCA

STRATEGIE ACQUISITIVE: RACCOLTA, CACCIA, PESCA

Risultato immagini per la caccia nella preistoria"L'esigenza di trovare risorse necessarie alla conservazione della vita caratterizza l'essere umano fin dai periodi della sua esistenza. Gli studiosi di preistoria ci informarono che gli uomini praticarono a lungo un'economia di tipo "acquisitivo", prelevando direttamente dalla natura sia il cibo sia i materiali per fabbricare strumenti, ripari e vestiario.
Risultato immagini per la raccolta nella preistoria"Alla fine del Paleolitico i gruppi umani stabilirono un rapporto diverso con l'ambiente naturale, che cercarono di rendere domestico e piegare ai propri fini con un lavoro costante e intenso. Si parlò di rivoluzione neolitica, cioè l'introduzione dell'agricoltura e dell'allevamento.
Con l'espressione caccia e raccolta ci si riferisce alla prima strategia di sopravvivenza attuata dal genere umano.
Risultato immagini per la pesca nella preistoria"La raccolta è più antica della caccia e fornì sostentamento dapprima agli australopitechi e successivamente ai più antichi rappresentanti del genere umano: Homo sapiens, Homo erectus e l'Homo sapiens sapiens.
La caccia e la raccolta sono forme dell'economia di acquisizione , o di "prelievo". Essi prelevavano o acquisivano, direttamente dalla natura ciò di cui avevano bisogno per sopravvivere.
Oggi esistono ancora popoli cacciatori e raccoglitori , ma costituiscono un'esigua minoranza.

UNA TEORIA PSEUDOSCIENTIFICA

UNA TEORIA PSEUDOSCIENTIFICA

Risultato immagini per razze umane"Il razzismo è l'insieme delle teorie che supportano la discriminazione esercitata da una popolazione, che reputa "superiore", nei confronti di un'altra popolazione ritenuta "inferiore", fenomeno dell'età moderna, successivo ad alcune scoperte geografiche , che sensibilizzano la percezione del mondo europeo.
Fin dai tempi di Cristoforo Colombo, i viaggi di esplorazione rivelarono l'esistenza di gruppi umani estranei allo schema di derivazione biblica sul quale per tutto il medioevo gli europei avevano basato la loro conoscenza dei popoli. Secondo questo schema, tutta l'umanità discendeva dai figli di di Noè: Jafet era il capostipite degli europei, Cam dei neri africani e Sem dei Semiti.
Nel XVII questo non era più accettato e si dovettero dare nuove spiegazioni.
Johann Francois Bernier fu il primo ad utilizzare la parola "razza", nel 1684, nel significato di tipologia o raggruppamento umano ben distinguibile dagli altri.
Nel secolo successivo, le teorie razziali si incontrarono con degli scienziati illuministi per le classificazioni ragionate o tassonomie, come quelle di Linneo, Buffon, Blumenbach.
Risultato immagini per carlo linneo"Carlo Linneo, nel suo sistema della natura, divise la specie umana in 6 razze, di cui due anomale e 4 corrispondenti ai 4 continenti distinte in base al colore della pelle: la bianca europea, la rossa americana, la gialla asiatica e la nera africana.
Louis Leclerc de Buffon, era sostenitore della monogenesi , ovvero della fondamentale unità del genere umano. Nel 1749 elecò 6 popoli rappresentativi di altrettante varietes: lapponi, tartari, sud-asiatici, europei, etiopici, americani.
Risultato immagini per joseph arthur de gobineau"Friedrich Blumenbach, aggiunse alle 4 razze di Linneo una quinta, la malese.
Con Joseph Arthur de Gobineau, il razzismo fu teorizzato. Nel suo saggio sull'intelligenza delle razze umane lui sostieneva che ci fossero delle razze superiori, come la bianca e razze inferiori, come la nera. E che gli ariani rappresentavano gli eletti e dovevano mantenersi puri, non mescolarsi ad altre popolazioni, pena la perdita della loro supremazia culturale.
Oggi, in seguito allo sviluppo degli studi di genetica, sappiamo che le classificazioni della specie umana sono scientificamente inconsistenti.
Questo fenomeno per cui i diversi caratteri esteriori non sono distribuiti in modo omogeneo fra le popolazioni si chiama variabilità discordante ed è proprio ciò che rende impossibile qualunque tipo di raggruppamento basato sull'aspetto esteriore.

sabato 30 novembre 2019

LE NOSTRE ORIGINI AFRICANE

LE NOSTRE ORIGINI AFRICANE

Homo sapiens sapiens , detto anche uomo anatomicamente moderno.
Non si sanno le ragioni per cui il primo gruppo di migranti uscì dall'Africa e raggiunse il continente asiatico: forse furono spinti dalla necessità, rappresentata da un cambiamento climatico o da un'esuberanza demografica, forse dallo spirito di avventura. Quando questi arrivarono in Europa, 35.000 anni fa, gli uomini anatomicamente moderni, incontrarono i neandertaliani, in quel momento unici abitanti del continente europeo, e ne provocarono l'estinzione.
Risultato immagini per homo sapiens sapiens"Se oggi l'idea di una comune origine africana dell'umanità non è più un'ipotesi ma un'accreditata teoria scientifica, merito di alcune ricerche genetiche seguite da Luigi Luca Cavalli Sforza. Grazie a lui oggi sappiamo che gli spostamenti e le migrazioni sono sempre stati presenti nella storia dell'umanità.
Il successo della specie a cui apparteniamo, di corporatura meno robusta dei suoi predecessori Homo erectus e Homo neandertalensis, più gracile nella struttura ossea e con una muscolatura meno sviluppata , si spiega con due parole: pensiero e linguaggio.Entrambi derivano dalla particolare struttura del cervello di Homo sapiens sapiens. Il cervello moderno ha un maggiore sviluppo di aree specializzate e di connessioni nervose, in particolare si distingue per la presenza dell'emisfero sinistro di due aree responsabili del pensiero e del linguaggio:

  • area di Wernicke
  • area di Broca
I primi ominidi possedevano dei sistemi di comunicazione gestuale, perchè non sapevano parlare.

UNA "BELLA DIFFERENZA"

La visione dell'umanità è complessa e affascinante.

    Risultato immagini per steve olson scienziato"
  • siamo tutti parenti, in quanto discendenti degli antichi abitanti dell'Africa, che ad un certo punto dell preistoria si separarono: - da coloro che rimasero nel continente africano, ebbero                                                                   origini diverse popolazioni antichissime del "continente                                                               nero"                                                                                                                                               -mentre da coloro che lasciarono il continente discesero                                                                   tutte le altre popolazioni degli altri continenti. 
  • siamo tutti diversi, perchè rappresentiamo un caleidoscopio di differenze somatiche e culturali, derivanti dall'adattamento a condizioni ambientali molto diverse.
L'unitarietà della specie è fuori discussione , in virtù della nostra comune origine africana. Così osserva lo scienziato Steve Olson, nel libro "mappe della storia dell'uomo".
E importante notare in questo testo, che ci sono sostenitori dell'uguaglianza di tutti gli esseri viventi e convinti dell'importanza delle differenze. La prima idea è di origine giuridica e sostiene che tutti gli uomini hanno gli stessi diritti e sono uguali di fronte alla legge. La seconda, si riferisce alla pluralità delle culture.
Le ricerche degli antropologi hanno contribuito a fare comprendere che le differenze e le specificità culturali sono una ricchezza dell'umanità e pertanto devono essere protette e valorizzatoìe.