sabato 21 dicembre 2019

LA DIMENSIONE CULTURALE DELLA MALATTIA

LA DIMENSIONE CULTURALE DELLA MALATTIA

Il presupposto dell'approccio etnologico alle forme del sapere scientifico è che le elaborazioni cognitive sono culturalmente situate: ne segue le visioni del mondo, le interpretazioni dei fenomeni naturali e i modi di curare le malattie possono variare in relazione agli ambienti sociali in cui sono stati prodotti.
Risultati immagini per etnopsichiatriaNel campo della cura, delle malattie, le società tribali o tradizionali si accostano alla diagnosi e alla terapia dei disturbi del corpo e della mente secondo modalità differenti da quelle in uso nella medicina occidentale, che nella maggior parte dei casi si fonda su di una visione "organicistica", per cui i sintomi e malesseri hanno quasi sempre una causa biologica, insita nel corpo.

Lo studio etnologico delle malattie mentali è condotto dall' etnopsichiatria, un'area che coinvolge antropologi, epidemiologi e psicologi clinici e studia i disturbi psicologici nelle diverse culture. Essa analizza il ruolo del contesto culturale nella manifestazione dei sintomi, cercando di capire in che modo il disturbo è interpretato nelle società in cui si presenta e domandandosi se i metodi di cura praticati in determinate culture sono efficaci ed esportabili presso popolazioni differenti.

Nel periodo coloniale era diffusa la convinzione che i popoli tribali non fossero affetti da disturbi mentali, perchè immuni dallo stress della vita moderna. Questa era un'opinione fondata su informazioni indirette o osservazioni condotte negli ospedali coloniali. Alcune ricerche sul campo hanno modificato questo quadro:

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  • hanno dimostrato l'universalità di disturbi come la sindrome schizofrenica o gli stati depressivi
  • hanno migliorato la conoscenza dei cosiddetti  disturbi etnici.
Alcuni di questi disturbi:
  • L'amok: sindrome che ha inizio quando un uomo si ritiene gravemente offeso e prosegue con un suo periodo di isolamento, al termine del quale, l'individuo coinvolto rientra nel villaggio furibondo e si mette a correre all'impazzata, colpendo con cieca violenza chiunque gli capiti vicino.
  • Latah: disturbo caratterizzato dalla ripetizione automatica di parole, discorsi e azioni fatti da altri, con accompagnamento di parole oscene.
  • Windibo: timore panico di trasformarsi in un windibo, grande spirito cannibale fatto di ghiaccio.
Risultati immagini per Georges Devereux antropologia
Georges Devereux, etnologo francese, ha descritto la sindrome del cane pazzo. Cane Pazzo è un giovane guerriero che si comporta in modo bizzarro e provocatorio, causando disturbo e tensioni nella vita sociale, ma è eroico in battaglia e si espone senza paura ai nemici. Prima di diventare Cane Pazzo, l'individuo ha subito una frustrazione, ad esempio non è riuscito a dimostrare il proprio valore dopo essersene vantato con tutti e per questo si è coperto di disonore.

Le ricerche di etnopsichiatria hanno dimostrato l'impossibilità di ricondurre i disturbi etnici alle categorie mediche occidentali.

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