LA DIMENSIONE CULTURALE DELLA MALATTIA
Nel campo della cura, delle malattie, le società tribali o tradizionali si accostano alla diagnosi e alla terapia dei disturbi del corpo e della mente secondo modalità differenti da quelle in uso nella medicina occidentale, che nella maggior parte dei casi si fonda su di una visione "organicistica", per cui i sintomi e malesseri hanno quasi sempre una causa biologica, insita nel corpo.
Lo studio etnologico delle malattie mentali è condotto dall' etnopsichiatria, un'area che coinvolge antropologi, epidemiologi e psicologi clinici e studia i disturbi psicologici nelle diverse culture. Essa analizza il ruolo del contesto culturale nella manifestazione dei sintomi, cercando di capire in che modo il disturbo è interpretato nelle società in cui si presenta e domandandosi se i metodi di cura praticati in determinate culture sono efficaci ed esportabili presso popolazioni differenti.
Nel periodo coloniale era diffusa la convinzione che i popoli tribali non fossero affetti da disturbi mentali, perchè immuni dallo stress della vita moderna. Questa era un'opinione fondata su informazioni indirette o osservazioni condotte negli ospedali coloniali. Alcune ricerche sul campo hanno modificato questo quadro:
- hanno dimostrato l'universalità di disturbi come la sindrome schizofrenica o gli stati depressivi
- hanno migliorato la conoscenza dei cosiddetti disturbi etnici.
Alcuni di questi disturbi:
- L'amok: sindrome che ha inizio quando un uomo si ritiene gravemente offeso e prosegue con un suo periodo di isolamento, al termine del quale, l'individuo coinvolto rientra nel villaggio furibondo e si mette a correre all'impazzata, colpendo con cieca violenza chiunque gli capiti vicino.
- Latah: disturbo caratterizzato dalla ripetizione automatica di parole, discorsi e azioni fatti da altri, con accompagnamento di parole oscene.
- Windibo: timore panico di trasformarsi in un windibo, grande spirito cannibale fatto di ghiaccio.
Georges Devereux, etnologo francese, ha descritto la sindrome del cane pazzo. Cane Pazzo è un giovane guerriero che si comporta in modo bizzarro e provocatorio, causando disturbo e tensioni nella vita sociale, ma è eroico in battaglia e si espone senza paura ai nemici. Prima di diventare Cane Pazzo, l'individuo ha subito una frustrazione, ad esempio non è riuscito a dimostrare il proprio valore dopo essersene vantato con tutti e per questo si è coperto di disonore.
Le ricerche di etnopsichiatria hanno dimostrato l'impossibilità di ricondurre i disturbi etnici alle categorie mediche occidentali.
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