UNA TEORIA PSEUDOSCIENTIFICA
Fin dai tempi di Cristoforo Colombo, i viaggi di esplorazione rivelarono l'esistenza di gruppi umani estranei allo schema di derivazione biblica sul quale per tutto il medioevo gli europei avevano basato la loro conoscenza dei popoli. Secondo questo schema, tutta l'umanità discendeva dai figli di di Noè: Jafet era il capostipite degli europei, Cam dei neri africani e Sem dei Semiti.
Nel XVII questo non era più accettato e si dovettero dare nuove spiegazioni.
Johann Francois Bernier fu il primo ad utilizzare la parola "razza", nel 1684, nel significato di tipologia o raggruppamento umano ben distinguibile dagli altri.
Nel secolo successivo, le teorie razziali si incontrarono con degli scienziati illuministi per le classificazioni ragionate o tassonomie, come quelle di Linneo, Buffon, Blumenbach.
Carlo Linneo, nel suo sistema della natura, divise la specie umana in 6 razze, di cui due anomale e 4 corrispondenti ai 4 continenti distinte in base al colore della pelle: la bianca europea, la rossa americana, la gialla asiatica e la nera africana.
Louis Leclerc de Buffon, era sostenitore della monogenesi , ovvero della fondamentale unità del genere umano. Nel 1749 elecò 6 popoli rappresentativi di altrettante varietes: lapponi, tartari, sud-asiatici, europei, etiopici, americani.
Friedrich Blumenbach, aggiunse alle 4 razze di Linneo una quinta, la malese.
Con Joseph Arthur de Gobineau, il razzismo fu teorizzato. Nel suo saggio sull'intelligenza delle razze umane lui sostieneva che ci fossero delle razze superiori, come la bianca e razze inferiori, come la nera. E che gli ariani rappresentavano gli eletti e dovevano mantenersi puri, non mescolarsi ad altre popolazioni, pena la perdita della loro supremazia culturale.
Oggi, in seguito allo sviluppo degli studi di genetica, sappiamo che le classificazioni della specie umana sono scientificamente inconsistenti.
Questo fenomeno per cui i diversi caratteri esteriori non sono distribuiti in modo omogeneo fra le popolazioni si chiama variabilità discordante ed è proprio ciò che rende impossibile qualunque tipo di raggruppamento basato sull'aspetto esteriore.
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