DALLA CULTURA ORALE AI MEDIA
Il pensiero umano è inseparabile dalla sua espressione linguistica. Senza la parola, senza gli strumenti, che a cominciare dalla scrittura, hanno reso possibile la comunicazione di esperienze e la condivisione di visioni del mondo. Senza la parola, la nostra socialità umana sarebbe ferma a un livello primitivo. Privi della possibilità di registrare, archiviare e conservare la memoria di eventi sociali e culturali, gli uomini non sarebbero stati in grado di elaborare le nozioni esplicative della propria storia, come quelle di cultura, società, mutamento, sviluppo, progresso, libertà, giustizia...
POTERE E LIMITI DELLA PAROLA

- formule standard,
- frasi fatte,
- proverbi,
- massime.
Inoltre, in queste culture, la comunicazione interpersonale avviene faccia a faccia, e ciò ha influenza sul valore sociale delle relazioni interpersonali dirette, in quanto si da molta importanza allo scambio immediato.
Nel discorso orale il significato delle parole non è rigidamente fissato perchè può cambiare a seconda delle situazioni.
Le culture orali, attribuiscono alla parola un potere magico e taumaturgo .
La comunicazione orale ha anche dei limiti:
- non è persistente
- non supera una certa distanza spaziale
- coinvolge un numero modesto di persone
L'INVENZIONE DELLA SCRITTURA E LA CULTURA CHIROGRAFICA

Sviluppo della scrittura presso i sumeri:

- dai pittogrammi
- agli ideogrammi
- fino ai fonogrammi
Il passo avanti decisivo fu compiuto dai Fenici con l'invenzione del primo alfabeto fonetico (II millennio a.C.), composto da 22 segni consonantici a cui il lettore doveva aggiungere le vocali. Questo può essere considerato l'antenato dell'alfabeto greco, comprendente 25 segni, distinti tra vocali e consonanti(VIII a.C.).
Con l'invenzione della scrittura ebbe inizio la cultura chirografica o manoscritta, che si impose sulla cultura orale. Ci furono conseguenze enormi. Si iniziarono a profilare civiltà che potevano fare a meno della memoria, perchè depositavano il loro sapere nei libri, e di conseguenza potevano liberare le energie precedentemente usate nell'apprendimento mnemonico per altri e più creativi compiti.
Nelle culture orali la capacità sensoriale più importante era l'udito, mentre nella scrittura era la vista.
L'ordine lineare dei segni alfabetici, sottoposto a precise regole, contribuisce all'imporsi di uno stile di pensiero più analitico e astratto.
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