IL PENSIERO MAGICO
La magia si può definire come la credenza nel potere del gesto e della parola. Le arti magiche comprendono formule verbali, innovazioni e pratiche con le quali si ritiene di influire sul corso degli eventi o sulla natura delle cose. Tra gli atti magici si segnalano la preparazione di pozioni che guariscono malattie e producono trasformazioni, l'imposizione delle mani o il tocco della bacchetta magica per risanare o conferire particolari poteri, l'azione a distanza conseguente alla recitazione di un formulario, i gesti rituali compiuti su un oggetto appartenuto alla persona che si vuole colpire. La cultura popolare distingue la magia in:
- magia nera, ovvero distruttiva
- magia bianca, ovvero che persegue scopi benefici
- magia naturale: mira a trasformare la natura inserendosi nel gioco delle sue leggi ed è l'antenata della scienza
- magia cerimoniale: si prefigge di ottenere scopi benefici o malefici ricorrendo alle pratiche più varie
Il repertorio lessicale con cui si indicano le pratiche magiche comprendono numerosi termini. L'opera di magia infatti, può essere chiamata: negromanzia, divinazione, sortilegio, incantesimo,malocchio, stregoneria.
- negromanzia: indica un'antica arte divinatoria, fondata sull'evocazione degli spiriti dei defunti e su pratiche occulte effettuate sui cadaveri
- divinazione: designa l'arte di predire il futuro, ovvero scoprire le intenzioni divine, interpretando eventi
- sortilegio: pratica divinatoria, effettuata lasciando cadere dei bastoncini o altri oggetti colorati e interpretandone poi le modalità della caduta o l'ordine con cui si riusciva a raccoglierli uno per uno senza urtare gli altri
- incantesimo: "incantare", cioè soggiogare qualcuno,influire su di lui a distanza, addormentarlo o pietrificarlo
- malocchio: potenza della visione
- stregoneria: in antropologia, lo stregone è un individuo provvisto di autorità sacrale. Nella cultura popolare è l'arte occulta e pericolosa di uomini e donne dediti alla magia nera.
Il termine "magia", indicava in origine la sapienza dei Magi persiani, sacerdoti del culto zoroastriano, che introdussero nella religione persiana elementi ebraici, greci, babilonesi e del culto solare. I Magi erano considerati esperti nelle arti occulte e capaci di dominare le forze sovrannaturali .
Con il tempo, il termine "magia" assunse il significato di arte misteriosa, segreta, volta a evocare spiriti e demoni e a trarre effetti straordinari dalle forze naturali.
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